Intervista a Raffaella Vittori
- Febbraio 23, 2020
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- Marika
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Ciao Raffaella, benvenuta su News of Tales. È un piacere averti tra noi.
Il piacere è mio e grazie per l’invito.
Partiamo con la domanda di rito: chi non è Raffaella Vittori?
Una domanda impegnativa. Chi non sono… Beh, non sono più una giovincella e non sono altro che Raffaella. Lo specchio mi dice chi sono, lui non mi prende in giro e devo dire la verità che sto imparando a non prendermi in giro nemmeno io. Non sopporto le bugie, non sopporto il latte e non sopporto i bambini che corrono in ristorante…
Chi, o cosa, vorrebbe essere? E perché?
Non ho mai avuto dei miti, delle persone a cui assomigliare. Devo dire la verità che tutto sommato sto bene con me stessa. So di avere i miei talenti e le mie virtù nascoste che, come da un cappello magico, tiro fuori solo per alcuni “eletti”.
E, in realtà, chi è?
Sono una donna che ama e protegge la sua famiglia, cerca di vivere tranquillamente, per quanto possibile. Metto nero su bianco, emozioni, gioie, dolori. Caratterialmente so il fatto mio e non le mando a dire. Se vengo colpita, so come difendersi e non abbasso mai la testa. Mi è stato insegnato questo, a difendere le mie idee e di ascoltare sempre, rispettandole, quelle degli altri.
Sei scrittrice e traduttrice, quando è nata questa passione?
Mi piace scrivere da sempre. Non sono affatto portata per le materie scientifiche, ma per la letteratura e le scritture sì. Essendomi laureata in lingue e letterature straniere moderne europee, non potevo che dedicarmi alla lingua per la quale ho studiato, lo spagnolo, una lingua che sento molto vicina al mio carattere, al mio essere. Nei miei libri ci metto sempre un piccolo riferimento alla mia amata Spagna.
Ci parli dei tuoi libri?
Ho avuto l’occasione di tradurre dallo spagnolo all’italiano e curare la stesura di diversi libri per la casa editrice Sperling&Kupfer e ne sono molto orgogliosa.
Anni fa ho scritto, assieme a una mia cara amica, un libro simpatico, stile Bridget Jones, e, anche se non ha venduto molto, nello scriverlo, ci siamo divertite molto, si intitola …In bianco.
Nel dicembre del 2019 ho pubblicato un romanzo dal titolo Appuntamento al vecchio mulino. Lo sto anche traducendo in spagnolo e il titolo sarà CITA AL MOLINO VIEJO
Recentemente hai pubblicato Appuntamento al vecchio mulino, di cosa parla?
Amo molto questo mio nuovo libro dal titolo Appuntamento al vecchio mulino. È un romanzo sentimentale, che fa riflettere e ti porta a ritrovare le tue radici, la famiglia. Emozioni che uno mette nel cassetto e che la paura lo fa chiudere a chiave. Un romanzo che trova quella chiave e riapre un mondo fatto di sensazioni, profumi, colori. Ecco, il mio Appuntamento al vecchio mulino è questo, come dico sempre, una passeggiata tra le emozioni. Sta avendo un discreto successo e le recensioni sono tutte molto molto positive.
I due protagonisti principali, Teresa e Davide, sono separati ma inseparabili. Il loro amore va e viene, ma un filo sottile e trasparente li tiene legati per il cuore. Le loro famiglie sono parte integrante della storia.
Tutti abbiamo un luogo del cuore, che sia un vecchio mulino, una panchina, un fiume, un casale… Tutti abbiamo vissuto emozioni in quei luoghi speciali.
Sei traduttrice, non solo di libri, ma anche per una tra le più importanti soap opera del palinsesto italiano, Il Segreto… com’è nata questa collaborazione?
La mia collaborazione con Il Segreto è nata veramente per caso. Stavo guardando questa nuovissima serie spagnola. Chi traduce i testi all’italiano? Le mie ricerche hanno dato i loro frutti e ho contattato la casa di doppiaggio della serie e da lì, tutto in discesa, con la traduzione dei copioni, con la traduzione di tutti i libri della serie (Sperling&Kupfer) e con l’incarico di scriverne uno io, sempre sulla serie e reca il titolo di I segreti de Il Segreto (Sperling&Kupfer), e con l’invito da parte della produzione spagnola ad andare sul set a conoscere attori, registi e produttori. Da anni, almeno due volte l’anno, vado a trovarli sul set.
Se ti chiedessi di scegliere il tuo libro preferito tra quelli tradotti, quale sarebbe?
Amo tutti i lavori che faccio. Sono libri che spaziano nei vari generi. Ho tradotto thriller, storie d’amore e di erotismo, saggi… Non ne scelgo uno in particolare perché sento per ognuno di loro grande affetto.
E, invece, qual è lo scrittore che vorresti aver tradotto tu, o che sogni di tradurre?
Mi piacerebbe molto tradurre Almudena Grandes, Carlos Ruiz Zafón… due grandi nomi della letteratura contemporanea.
A ogni modo, tutti gli scrittori, anche quelli più “piccolini” sono importanti perché dietro alle pagine dei loro libri c’è passione, sforzo e tanto lavoro.
Per finire in bellezza… che progetti hai per il tuo futuro letterario?
In questi giorni sono alle prese la traduzione di due romanzi di due autori che mi hanno ricontattato per avere in italiano i loro lavori. Sto annotando delle idee per il mio prossimo romanzo. Per ora ho scritto solo qualche paginetta, ma, a mio avviso, promette bene.
Grazie Raffaella per essere stata con noi e… boa sorte.
Grazie a voi e buone letture.