Battaglia per la sopravvivenza

Ricordo quando mio padre ripeteva ad amici e parenti “il miracolo si è ripetuto”. Fortunatamente il miracolo per lui ancora si ripete, ogni giorno.
In questo articolo non è di mio padre che vi andrò a parlare, ma delle avventure di Alberto Simone. Una storia d’amore, profonda, intensa, tra lo scrittore e la vita.
La nostra è una continua battaglia per la sopravvivenza, una battaglia che inizia ancora prima di nascere.
Infatti per Alberto l’avventura ha inizio sei mesi prima di nascere. In un paesino siciliano del primo dopoguerra i genitori si trovano, complici di una nuova relazione. La nascita della sorella aveva da poco sugellato un amore profondo ed era stata come la scintilla per il fuoco che diffonde il calore di una vera famiglia.
La notizia dell’arrivo di Alberto non era arrivata nel momento migliore. Le difficoltà economiche che la coppia ancora affrontava erano state motivo per scegliere di non accettare la futura nascita.
Ricorrere alle “mammane” per interrompere la gravidanza era troppo rischioso per la mamma e fu un’alternativa scartata a priori. Bisognava trovare un ginecologo esperto e allo stesso tempo disposto a commettere un reato, perché in quei tempi l’interruzione di gravidanza ancora lo era.
E mentre tutto questo accadeva, nel grembo della mamma Alberto subiva la biochimica della paura e dell’insicurezza attraverso quelle sostanze che il corpo materno trasmetteva inconsciamente al feto.
Una battaglia per la sopravvivenza.
Per mettere in atto il triste progetto erano necessaria una grande disponibilità di soldi. E mentre il tempo passava alla ricerca dei soldi nefasti, una notte, la mamma sognò un bambino “perfettamente formato, completamente calvo, ma bellissimo”. Inutile dire che la mamma si svegliò con il cuore in gola. Guardò il padre e gli disse: “Angelino, non voglio più farlo l’aborto”. Il padre la guardò e le disse: “Nemmeno io, dormiamo”.
E così per Alberto iniziò la vita.
Bisogna imparare l’arte di amare la vita, perché è “la vita che conduce la danza”. Quando arriveremo ad amare la vita, entrando in contatto, lasciandoci andare, potremo allora vivere pienamente, comprendendo che ogni giorno è veramente un miracolo.
Da “Ogni giorno un miracolo – Imparare l’arte di amare la vita” di Alberto Simone
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