“Quel non so che!”

Come si può definire la qualità di una donna che ha quel non so che tanto apprezzato dagli uomini?
È la caratteristica naturale di una donna che non si disprezza mai e, ancor meno, permette che gli altri la disprezzino. Si tratta di una persona a proprio agio con se stessa che si accetta per quello che è.
Non si parla di bellezza o intelligenza: ci sono donne bellissime che perdono una relazione dopo l’altra e donne intelligenti che non riescono a tenere in pugno la relazione.
Bisogna immaginare che l’uomo sia un fiammifero: perché il fiammifero si accenda la donna deve rimanere sufficientemente ruvida affinché l’attrito consenta alla scintilla di scoccare.
Avreste mai immaginato un simile paragone?
Sono le “leggi del fascino” che governano il rapporto tra i sessi e alcune donne ne sono naturalmente in possesso. Sono quelle che Sherry Argon, l’autrice del libro, definisce le stronze.
Perché sono le stronze che gli uomini apprezzano. L’uomo ama soffrire quel tanto che basta per comprendere che non ha ancora vinto, che la battaglia è ancora e sempre in corso.
Fate però attenzione a non utilizzare il termine sopra riportato in senso dispregiativo, perché non ci si riferisce a quel comportamento irritante che potrebbe avere una donna mentre guida con arroganza. Neanche l’atteggiamento della collega che farebbe di tutto per prevaricare gli altri.
Il termine stronza assume qui un significato diverso: è il comportamento di una donna che non rinuncia a se stessa, alla sua vita.
Una donna, quindi che esprime energia dal profondo di se stessa, senza peraltro dimenticarsi di rimanere gentile. Sono centinaia le interviste che comprovano questa tesi ed è altissima la percentuale di uomini che si trovano d’accordo con quello che essa esprime: per stronza si intende proprio quello stimolo intellettuale che rende interessante una donna, un rapporto.
Da Falli soffrire – Gli uomini preferiscono le stronze” di Sherry Hargov