Quando l’essenziale lo si vede con il cuore

I grandi sono strani, lo si sa, e quando vogliono una cosa… la comprano
Non guardano più con gli occhi dei bambini, troppo presi a essere adulti, a dire “io sono…”, “io faccio…”, “io devo…”, troppo presi da loro stessi, dal voler arrivare a qualunque costo
Basterebbe così poco per essere diversi, per avere un mondo migliore. Basterebbe guardare il mondo con il cuore, per gioire di una risata, di un fiore che sboccia, delle stelle in cielo
Perché sì, si apprezza di più ciò che si è curato con le proprie mani, perché non tutte le rose sono uguali, ma quella che si bagna con cura, che si ripara dal vento, da cui si scacciano gli animali che le potrebbero far male, acquista un valore maggiore, per noi: quello affettivo
Il Piccolo Principe lo ha capito dopo aver addomesticato la volpe, sentendo d’aver bisogno di lei e, allo stesso tempo, sentendo nostalgia per la sua unica e delicata rosa, lasciata da sola nel suo piccolo pianeta. Quella rosa che lo ha addomesticato
Il Piccolo Principe ha capito che sono le piccole cose a essere importanti, che non serve essere il re di un piccolo pianeta senza sudditi, che vergognarsi di noi stessi non serve ma bisogna essere fieri di ciò che si è
Perché è vero… l’essenziale è invisibile agli occhi, ma non al cuore.
Da Il Piccolo Principe di Antoine Saint-Exupéry