Nuovo mistero per il commissario Saveri

Ieri mattina il giovane Nerio, come altri che passavano in quei paraggi, si è fermato vicino al dirupo a guardare in basso, verso il dirupo. Lì, tra gli scogli si trovava il corpo senza vita di una ragazza. La gonna aperta a ventaglio e la posa scomposta del corpo insieme a quelle macchie di sangue non lasciavano dubbi sulla sua triste condizione. Probabilmente durante la caduta alcune pietre l’avevano accompagnata finendole addosso e bloccandola definitivamente agli scogli.
Il commissario girovagava nell’estesa spianata notando una scarpetta abbandonata. Come poteva qualla giovane aver perso la scarpa e poi finire nel dirupo superando il parapetto?
Impossibile che stesse giocando, perché non si gioca a piedi nudi tra sassi e spine di cardi.
Stava forse fuggendo da qualcosa o da qualcuno? Chi poteva averla spaventata così tanto?
Sembrava una principessa, quella ragazzina che il mare non aveva avuto il coraggio di toccare.
Ma in quella giornata di freddo scozzese del 1781, quella ragazzina che sembrava una sirena non aveva camminato serena, ma aveva fatto un volo interrompendo d’istante la sua giovane vita.
Non è stato un incidente.
Una scena che ti rimane dentro, soprattutto se vista con gli occhi di un diciassettenne a cui il padre è stato strappato via dal crollo della cava di carbone in cui faceva il minatore.
…
Da “Il commissario Saveri” di Roh Christensen e Angela Catalini – I gialli del mistero
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.